Si può essere stati calciatori del Genoa senza avere mai giocato nemmeno un minuto in gare ufficiali? Beh sì: per informazioni chiedere a Christian Abbiati, Maurizio Lanzaro, Marjan Markovic, Alessandro Parisi, Diego De Ascentis ed Ezequiel Lavezzi, tutti protagonisti - loro malgrado - di un'angosciosa e rovente estate rossoblù agli ordini di mister Francesco Guidolin. Oltre a questi, oltre ad un André Ooijer che non si vide mai, anche il difensore goleador Massimo Paci - già tre reti in 10 partite quest'anno -, il quale, sabato pomeriggio con la maglia del Parma, rincontrerà per la prima volta il Grifone dopo averlo già due volte abbracciato e subito salutato.
La prima - come accennato - in quel precampionato thrilling 2005-06 che sancì la retrocessione d'ufficio del Vecchio Balordo in Serie C1. Allora ventisettenne, l'aitante centrale di Fermo, lanciato da Franco Scoglio nell'Ancona '97-98, affermatosi nella Ternana e reduce da una stagione al Lecce più ombre che luci, fu portato in comproprietà al Genoa dal suo grande estimatore Stefano Capozzucca. Con la maglia rossoblù lo si poté ammirare però soltanto in quattro circostanze, in occasione di altrettante amichevoli: il 23 luglio 2005 a Neustift contro i dilettanti tirolesi della Val Stubai (entrato all'inizio del secondo tempo); quattro giorni più tardi, a Schwatz, nell'1-1 con l'Olympiacos (ancora subentrato nella ripresa); il 30 luglio, a Carrara, contro i padroni di casa toscani (titolare e richiamato nell'intervallo); il 4 agosto, ad Aymavilles, nel 3-1 sulla Biellese (subentrato al 15' della ripresa al posto di Marco Rossi).
Poi, il buio. Il declassamento in terza serie provocò una diaspora senza precedenti: tra i tanti migranti, Paci finì in prestito ad Ascoli - annata assai positiva in Serie A -, per essere riacquistato dai rossoblù (a titolo definitivo dalla Ternana che ne deteneva l'altra metà) a fine giugno 2006. Il difensore fu così aggregato alla rosa genoana e, a metà luglio, partì ancora alla volta di Neustift. Sembrava l'inizio di una nuova, duratura convivenza, ma non fu così. Malgrado la critica e il pubblico spingessero per una sua conferma al centro della nuova difesa a tre di Gian Piero Gasperini, il presidente Preziosi, d'accordo col tecnico di Grugliasco, preferì cederlo al Parma, preferendogli il più esperto e collaudato Gaetano De Rosa.
Federico Berlingheri
(Il Giornale, 21 dicembre 2007)
venerdì 21 dicembre 2007
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