mercoledì 29 aprile 2009

Marilungo e Derby: al Doria sale la febbre

BOGLIASCO (GE) - Chi si loda s’imbroda recita un vecchio adagio popolare. È il caso, più o meno, di Guido Marilungo, che pur non essendosi mai autoincensato - da ragazzo umile qual è -, di lodi in questi giorni ne ha ricevute a bizzeffe. Talmente tante da fargli venire la febbre. Febbre della domenica sera, verrebbe da dire, quando i media nazionali hanno cominciato a dedicargli attimi preziosi rubati alle grandi di turno; e pure dei giorni successivi, al punto che i quotidiani l’hanno esaltato all’unisono con voti altisonanti nei classici pagelloni del lunedì e persino il Corriere della Sera è arrivato, ieri, a dedicargli un titolo. La sbornia di complimenti, dunque, non ha fatto bene sotto il profilo salutare al non ancora ventenne centravanti marchigiano, autore domenica contro il Cagliari della prima doppietta in Serie A.

Proprio Marilungo risulta l’unico indisponibile in casa Sampdoria alla ripresa degli allenamenti. Nel silenzio del “Mugnaini” di Bogliasco, dove le bocche rimarranno cucite fino a domenica sera per mantenere la concentrazione ed evitare distrazioni, i blucerchiati hanno cominciato tra atletica ed esercizi sul campo la settimana che li condurrà dritti dritti al centesimo Derby della Lanterna. Tutti abili e arruolabili per mister Walter Mazzarri e il suo staff, compresi gli ex acciaccati Pietro Accardi, Andrea Raggi e Michele Ferri. Il cammino verso il posticipo della trentaquattresima giornata è ancora lungo, ma pare proprio che i primi due, tenuti precauzionalmente a riposo in campionato, siano destinati a partire titolari al fischio di inizio della stracittadina: Accardi in difesa, nel tradizionale ruolo di centrale mancino, e Raggi in mediana, sulla corsia di destra, al posto di Padalino, pronto eventualmente a subentrare a gara in corso.

Intanto, a proposito di stracittadina, tra i sostenitori sampdoriani - sempre in attesa di notizie di biglietteria circa la finale di Coppa Italia del prossimo 13 maggio - c’è già gran fermento. E, in vista del Genoa, c’è da registrare il prevedibile esaurimento dei posti di Gradinata Sud. Dopo le code e l’exploit del primo giorno di vendita in prelazione (circa 8.200 i tagliandi staccati lunedì), nel primo pomeriggio di ieri è arrivata la conferma del definitivo sold out. Per tutti gli abbonati blucerchiati alla stagione in corso ancora sprovvisti di tagliando resta comunque a disposizione un quantitativo di biglietti per il Settore 6, comunemente conosciuto come “gabbia”. Tali biglietti rimarranno in vendita al prezzo di 25 euro presso il Sampdoria Point di via Cesarea e il Punto vendita stadio sotto la Tribuna inferiore di Marassi, fino all'esaurimento degli stessi ed entro il termine delle ore 20 di domani. Nell’improbabile caso di tagliandi invenduti, la fase di vendita libera scatterebbe nella mattinata sabato 2 maggio per concludersi in serata.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 29 aprile 2009)

sabato 25 aprile 2009

Finale conquistata, ora il Cagliari. Ma con tanti incerottati

BOGLIASCO (GE) - Dopo l’impresa, i cerotti. È una Sampdoria acciaccata e malconcia quella che ieri mattina, fresca di estromissione dell’Inter di José Mourinho dalla Coppa Italia e di conquista della prima finale dell’avvento alla presidenza di Riccardo Garrone, si è ritrovata al “Mugnaini” di Bogliasco. Gli sforzi copeteri si sono fatti sentire nelle gambe di Cassano e degli altri scesi in campo nel mare cerchiato di blu di San Siro, i quali - al contrario del resto della truppa allenatosi regolarmente - hanno svolto una seduta di scarico.

In vista dell’arrivo a Marassi del Cagliari rivelazione di Massimiliano Allegri (arbitrerà Gabriele Gava di Conegliano), le condizioni di chi ha palesato qualche problema - più che altro di affaticamento - saranno valutate al termine della rifinitura di questo pomeriggio, ma senza particolare apprensione. Come preannunciato da Walter Mazzarri prima della sfida coi nerazzurri, appare infatti certo che contro i sardi ci sia spazio per un abbondante turn-over, specie in mezzo al campo. Pronti, in tal senso, i vari Dessena, Ziegler e Delvecchio, trio poco impiegato negli ultimi tempi.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 25 aprile 2009)

mercoledì 22 aprile 2009

L'Inter è alle porte e Mazzarri ordina: «Non pensare all'andata»

BOGLIASCO (GE) - Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare. È un Mazzarri alla De Gregori quello che, all’antivigilia della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter di José Mourinho (arbitra Orsato di Schio), prova a tracciare un canovaccio della sfida di San Siro. “Occorre entrare in campo con un approccio fisico e mentale importante - attacca il tecnico di San Vincenzo -, ma soprattutto bisogna scordarsi di ciò che abbiamo fatto all’andata. Di quella gara e di tutte le altre disputate quest'anno contro le grandi, occorrerà riproporre l'atteggiamento, senza pensare al vantaggio che abbiamo. Se sapremo isolarci da tutto, concentrandoci esclusivamente su cosa sappiamo fare, potremmo davvero ottenere qualcosa d’importante”.

Per farlo, l’apporto degli oltre 15mila sampdoriani in partenza per Milano potrebbe risultare decisivo. E Mazzarri è dello stesso parere: “Al di là di quello che succederà in campo, per noi si tratta di un grande motivo di orgoglio e soddisfazione sapere che il popolo doriano si sposterà in massa come non faceva da anni. Sarà bellissimo vedere uno degli stadi più affascinanti d’Italia e del mondo colorato di blucerchiato e con l’atmosfera di Marassi. Sono sicuro che sarà una grande festa di sport: i nostri tifosi daranno ancora una volta esempio della civiltà che li contraddistingue e saranno il nostro valore aggiunto”.

Paradossalmente, la presenza blucerchiata a San Siro dovrebbe essere superiore rispetto a quella del derby di ritorno, posticipo serale della trentaquattresima giornata, in programma a Marassi domenica 3 maggio. Queste le informazioni per non mancare: dalle ore 9 di lunedì 27 fino alle 20 di giovedì 30 aprile i biglietti per i settori Gradinata Sud e Settore 6 (gabbia) potranno essere acquistati in prelazione da tutti gli abbonati della stagione calcistica 2008-09 al prezzo di 25,00 euro. Dove? Sampdoria Point di Via Cesarea e Punto vendita Stadio di Piazzale Atleti Azzurri d’Italia. Qualora rimanessero tagliandi disponibili, la vendita libera scatterà invece dalle 10 alle 20 di sabato 2 maggio.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 22 aprile 2009)

domenica 19 aprile 2009

Promossi & Bocciati di Catania-Sampdoria

Llama: In questo momento, la retroguardia della Sampdoria è alla stregua di un famoso tonno: potrebbe tagliarsi con un grissino. Un tipo tosto come Cristian Ezequiel, con un cognome del genere e per giunta capitano, ci va puntualmente a nozze: sulla sinistra la affetta che è un piacere. Voto 7

Mascara&Martinez: La premiata ditta M&M colpisce ancora. Nell’immaginario del tifo rossazzurro resteranno per sempre loro gli eroi patri degli ultimi due derby casalinghi coi rivali del Palermo. Anche contro i colori blucerchiati, però, dimostrano di averci preso gusto. Il 2-0 odierno è identico nella forma e nella sostanza a quello del 28 ottobre 2007. Voto 6/7

Cassano: Niente polverina magica sui suoi compagni. Peter Pan tenta di farli volare, ma nisba: oggi non è giornata. Voto 6,5

Potenza: È nulla senza controllo. E come controllo dei dirimpettai di turno, l’ex genoano, è oggi impeccabile. Voto 6,5

Stankevicius: Al rientro in corsa dopo più di un mese ai box, il biondo Marius, pur senza azzeccare un cross, dà un discreto apporto in tema di spinta. Voto 6+

Morimoto: Anche se non entra nel tabellino dei marcatori, la sua verve nipponica da Gigi la Trottola manda spesso in barca Campagnaro e compagni. Voto 6+

Lucchini: È il Pierino blucerchiato: se succede qualcosa in area, state tranquilli che in mezzo ci finisce sempre lui. Roma e Fiorentina nel 2007-08, Milan e Catania quest’anno, con la iella di ritrovarsi suo malgrado protagonista anche quando non c’entra nulla (vedi Rosetti in Samp-Roma di qualche settimana fa). Il calcio volante rifilato a Izco è del tutto involontario ma cambia l’inerzia di un match da 0-0. Voto 5

La strana domenica di Mazzarri: La gente del Doria auspicava un massiccio turn-over in vista di San Siro. L’unico a rifiatare oggi al “Massimino” è invece lui, insolitamente tranquillo e spaparanzato in panchina. E i dubbi cominciano a sprecarsi. Schierare la formazione tipo per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano e magari un undici affaticato nel match dell’anno contro l’Inter ha davvero del paradossale. Voto 4,5

Il Catania: L’aritmetica non mette ancora al definitivo riparo, ma ai piedi dell’Etna si possono dormire sonni tranquilli. Malgrado un cammino altalenante, Walter Zenga (voto 6,5) ce l’ha fatta di nuovo, conducendo i rossazzurri di Pulvirenti e Lo Monaco alla terza salvezza consecutiva, la seconda personale. Un altro piccolo grande miracolo per questa Babele del pallone, capace ogni anno di rinnovarsi e raccogliere soddisfazioni. Voto 7,5

La Sampdoria al “Cibali-Massimino” : Terza sconfitta di fila, caterve di gol subiti e pochi, pochissimi quelli segnati. La maledizione blucerchiata nell’impianto etneo, culminata la scorsa stagione con la tensione all’arrivo del pullman doriano e l’infortunio occorso a Cassano dopo pochi minuti, continua a colpire imperterrita, anche in questo autunnale pomeriggio d’aprile. L’ultimo successo ospite da queste parti è datato 19 ottobre 1980, campionato di Serie B, quando il Marziano Chiorri e Sartori rimediarono all’autorete di Luca Pellegrini. Roba d’altri tempi… Voto 4

Palombo: Guarda i muscoli del capitano, tutti di plastica e di metano. Muscoli che contro il Catania girano a vuoto, ma non bisogna allarmarsi troppo per una simile battuta d’arresto. Il futuro è una palla di cannone accesa e noi la stiamo quasi raggiungendo. E il capitano disse al mozzo di bordo: «Giovanotto, io non vedo niente. C’è solo un po’ di nebbia che annuncia il sole. Andiamo avanti tranquillamente». Il “Meazza”, la Storia, vi attende. Voto 5

Federico Berlingheri
(Goal.com, 19 aprile 2009)

Turn-over o non turn-over? Mazzarri sfoglia la margherita

BOGLIASCO (GE) - “Mister, risparmi Cassano e Pazzini. Faccia rifiatare i titolari e metta le riserve. Insomma: faccia il turn-over!”. La gente del Doria, in città, sui forum, nei club e davanti al portone del “Mugnaini”, è quasi tutta d’accordo: niente storie, vada come vada a Catania, sotto con l’Inter e la Coppa Italia. A sentire gli umori della tifoseria blucerchiata nell’ultima settimana, in questo pomeriggio ai piedi dell’Etna, la Sampdoria dovrebbe tentare di limitare i danni, limitandosi più che altro a salvaguardare fiato, gambe ed energie in vista della partitissima di giovedì prossimo tra i torrioni grigi di San Siro.

Walter Mazzarri, però, ha più di un dubbio al riguardo. Intanto di classifica, perché è evidente che chiudere la stagione nella parte sinistra rappresenti qualcosa di più di un semplice vezzo. E poi di rivalità. A Catania, il 28 ottobre 2007, Palombo e compagni vennero aggrediti al loro arrivo al “Massimino” e rimediarono un secco 2-0 (Mascara, Martinez), che a Corte Lambruschini bruciò parecchio.

È anche per questo che il tecnico di San Vincenzo potrebbe non accontentare appieno le richieste dei più lungimiranti sostenitori doriani. Se sul numero uno paiono non esserci dubbi (giocherà Castellazzi), in difesa - dove mancheranno Raggi e Da Costa, non ancora al meglio - Mazzarri dovrebbe dare spazio al rientrante Campagnaro (fermo a Lecce per squalifica) e a Gastaldello (appiedato per un turno in Coppa Italia). Come terzo di sinistra, si preannuncia invece un ballottaggio tra Accardi e Lucchini.

Stankevicius, di ritorno dopo più di un mese, dovrebbe partire dalla panchina a vantaggio di Padalino, che con Pieri avrà le chiavi delle corsie laterali. In mezzo capitanerà Palombo, mentre uno tra Sammarco e Franceschini potrebbe lasciare il posto a Dessena o Delvecchio. Infine l’attacco dove, vista l’assenza di alternative, c’è la sensazione che Cassano e Pazzini partano comunque titolari. Con buona pace della vox populi, che per gli amati Gemelli si augura almeno un trattamento più cordiale rispetto a quello di Giacomazzi e compagni, otto giorni fa al “Via del Mare”.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 19 aprile 2009)

sabato 18 aprile 2009

Castellazzi tra Coppa e campionato: «Testa al Catania, ma l'Inter...»

BOGLIASCO (GE) - La pazza idea della Sampdoria si chiama Coppa Italia. Lo sanno anche i muri, ormai. Ma non solo. Come Patty Pravo sognava di far l’amore col fantomatico lui pensando di stare ancora insieme all’altrettanto fantomatico te, ai blucerchiati di Walter Mazzarri, con la mente rivolta all’Inter e a San Siro, non disdegnerebbe andare a Catania e strappare un risultato positivo.

L’obbiettivo dichiarato, infatti, è quello di scalare la classifica; farlo domani dando continuità ai risultati in trasferta (due vittorie consecutive a Torino e a Lecce) e su un terreno tradizionalmente ostico come quello del “Cibali-Massimino” sarebbe un’iniezione di fiducia ancora maggiore, proprio in vista di giovedì sera.

Luca Castellazzi, il numero 1 doriano, concorda: “La partita di domenica nasconde tante insidie, prima fra tutte l’essere vicini a una sfida importantissima come quella con l’Inter. Il Catania poi in casa è forte, sono bravi sulle palle inattive e dovremo stare attenti a Mascara in particolare, uno che segna da qualsiasi posizione. Ma abbiamo lavorato una settimana pensando solo al campionato e abbiamo intenzione di onorare al massimo l’impegno”.

Massimiliano Velotto di Grosseto è l’arbitro designato a fischiare in terra sicula, dove è probabile che il tecnico di San Vincenzo ricorra a un massiccio turn-over. In tal senso buone notizie arrivano dall’infermeria, in cui resta il solo, lungodegente Bellucci: i difensori Raggi e Da Costa hanno infatti preso parte alla seduta di tattica a porte chiuse sul campo superiore del “Gloriano Mugnaini”, anche se le loro condizioni saranno valutate soltanto al termine della rifinitura di questo pomeriggio.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 18 aprile 2009)

domenica 12 aprile 2009

I "Gemelli" calano il tris, Lecce kappaò

Manco a dirlo Cassano&Pazzini. Apre il Pazzo, chiude Antonio e la Sampdoria va. Bastano i soliti Gemelli del gol, alla banda Mazzarri, per sbarazzarsi di un Lecce sempre più disperato, per raggiungere l’agognata quota 40 e per guardare alla parte sinistra della classifica con meno diffidenza. Il Palermo e il settimo posto ventilato dal mister di San Vincenzo in tempi non sospetti distano solo 6 punti e provarci, adesso, costa davvero poco. Il Doria pratico e concreto del primo tempo, d’altronde, capace di portarsi in doppio vantaggio e passeggiare sulle rovine della formazione di De Canio, ha dimostrato in questo girone di ritorno di sapersela giocare con chiunque; quello evanescente e rinunciatario della ripresa, in grado - nella sagra del rigore dato e non dato - di rivitalizzare un avversario al tappeto, lascia ancora qualche dubbio, più che altro in chiave Inter-Coppa Italia, quando la qualificazione bisognerà sudarsela e i nervi saldi serviranno per davvero.

Castellazzi voto 6,5: Si guadagna la pagnotta intuendo il penalty di Caserta e negando il pari a Schiavi ad una manciata di minuti dal fischio finale.

Lucchini voto 6: Di testa sono tutte sue. E, nelle verdi praterie salentine, si concede persino una delle rare sortite offensive dei suoi due campionati genovesi. (30’ s.t.) Ferri voto 6: Ferri 2, il ritorno. Se la penuria in retroguardia dovesse continuare, ci sarà ancora bisogno di lui.

Gastaldello voto 6: Di riffa e di raffa si guadagna la sufficienza.

Accardi voto 5: Papadopoulos lo invita ad un sirtaki, Pietro glielo concede cordialmente e riassesta il Lecce sui binari di una partita che all’intervallo pareva già al capolinea.

Padalino voto 5,5: Attenta e diligente, l’ala destra del Canton Ticino rischia di rovinare tutto a metà ripresa quando spinge Konan appena dentro l’area. Per fortuna sua e del Doria, Dondarini ammonisce l’ivoriano... (22’ s.t.) Ziegler voto 6: Puntuale: il passaporto rossocrociato parla chiaro.

Sammarco voto 5,5: Come consuetudine, segue l’andamento della squadra: brillante al principio, opaco col far della gara.

Palombo voto 5,5: Lì in mezzo, nella pochezza tecnica della mediana giallorossa, un tipo come il Capitano dovrebbe dettare legge. Di contro, si limita all’ordinaria amministrazione.

Franceschini voto 6: Un fendente di testa di Castillo finirebbe alle spalle di tutti. Appostato sulla linea di porta, l’ex di giornata salva baracca e burattini dall’ennesimo 2-2 in rimonta.

Pieri voto 7: Come la signora Fletcher quando si parla di delitti, c’è sempre di mezzo il buon Mirko nelle azioni decisive di questo turno pre-pasquale. È suo l’assist per Pazzini per lo 0-1, entra nell’azione del rigore del raddoppio e si guadagna il penalty che chiude i giochi. Prezzemolino.

Pazzini voto 6: Non si spreca più di tanto, ma da bomber di razza qual è non perdona Benussi alla prima occasione e va a segnare il dodicesimo centro in 14 partite col blucerchiato addosso.

Cassano voto 6,5: È il suo vero derby, quello di bambino cresciuto a pane e pallone nei vicoli di Barivecchia ed esploso con la maglia dei galletti. E si capisce subito. La curva giallorossa lo fischia e lo insulta, Schiavi&co. lo massacrano, Giacomazzi lo graffia addirittura. Lui, Peter Pan, risponde a modo suo, a muso duro, segnando con freddezza i due tiri dal dischetto. (43’ s.t.) Marilungo s.v.: Gettone buono per le statistiche.

Mazzarri voto 5/6: Spigliata, decisa, intraprendente, la sua Sampdoria domina in lungo e in largo il primo tempo per poi assopirsi inspiegabilmente nel secondo. Perché?

Dondarini voto 5: Vede bene in occasione del mani di Vives, del doppio giallo a Giacomazzi e dell’atterramento di Schiavi su Pieri. I salentini, però, chiedono rigori come se piovesse e il fischietto di Finale Emilia assegna quello meno evidente di tutti.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 12 aprile 2009)

sabato 11 aprile 2009

Doria a Lecce in cerca del riscatto

BOGLIASCO (GE) - La via del riscatto passa dal “Via del Mare”. Lo sa bene la Sampdoria, che questo pomeriggio contro un Lecce alla disperata ricerca di punti salvezza proverà ad imprimere l’ennesima sterzata alla propria classifica. Non sarà semplice, senza gli infortunati Bellucci, Raggi e Stankevicius e senza lo squalificato Campagnaro, ma Walter Mazzarri ha tutte le intenzioni di volerci provare comunque, con quella forza dei nervi distesi tipica di chi non ha nulla da perdere.

Anche i salentini di Gigi De Canio, d’altronde, sono costretti a rinunciare a qualche pedina importante (oltre al lungodegente Cacia e all’appiedato Polenghi, esclusi per scelta tecnica Stendardo, Ardito e Papa Waigo); Giacomazzi poi non è al meglio e la statistica pende dalla parte blucerchiata.

Sono 18, infatti, i precedenti pugliesi tra Lecce e Sampdoria e parlano di 5 successi giallorossi, 5 pareggi e 8 vittorie del Doria, 12 reti segnate dai padroni di casa, 22 dagli ospiti. L’ultimo successo doriano al “Via del Mare” risale al 14 gennaio 2006. Proprio come oggi, si giocava di sabato pomeriggio: finì 0-3, doppietta di Aimo Diana e sigillo di Fabio Bazzani.

Tra i blucerchiati attuali, gli unici superstiti di quella partita sono Gennaro Delvecchio, in campo per 90 minuti ma con la maglia giallorossa, e Luca Castellazzi, all’epoca secondo di Antonioli. Davanti al portiere di Gorgonzola, scelte obbligate per il tecnico di San Vincenzo e spazio al trio Lucchini, Gastaldello, Accardi. Padalino e Pieri solcheranno le fasce, in mediana Sammarco, Palombo e Franceschini supporteranno la coppia-gol Cassano-Pazzini, a secco contro il Napoli e smaniosa di tornare a gonfiare la rete.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 11 aprile 2009)

mercoledì 8 aprile 2009

Uova blucerchiate per il Gaslini

BOGLIASCO (GE) - Strappare un sorriso, regalare un momento di distensione a chi in questo periodo a sorridere e a distendersi fa davvero fatica. È stato questo l’intento della Sampdoria, che nel tardo pomeriggio di ieri, al gran completo, ha fatto visita ai piccoli ricoverati dell’Istituto Giannina Gaslini per la tradizionale consegna delle uova di Pasqua. Puntuale come ogni anno, la settimana pre-pasquale dell’ospedale pediatrico genovese si è tinta così di blucerchiato tra foto ricordo, autografi e bimbi felici a chiudere una giornata che aveva visto la banda Mazzarri ritrovarsi a Bogliasco dopo il pari interno contro il Napoli.

Alla ripresa non ha preso parte Andrea Raggi, uscito anzitempo domenica per un problema ai flessori della coscia destra e impegnato a Milano per gli accertamenti del caso: nessuna lesione per il centrale di Brugnato. Sul campo principale del “Mugnaini” si è rivisto invece Marius Stankevicius. L’esterno lituano ha continuato il proprio lavoro differenziato e difficilmente sarà recuperabile per sabato a Lecce, dove mancherà Hugo Campagnaro, squalificato per un turno dal giudice sportivo.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 8 aprile 2009)

domenica 5 aprile 2009

Ramenghi-gol. E la Sestrese espugna Novi Ligure

NOVI LIGURE (AL) - La Sestrese sprinta, lancia la volata finale e lo fa, ironia della sorte, proprio nella patria di Costante Girardengo. Al campione tricolore di ciclismo Anni 10-20 e coprotagonista di uno dei più celebri pezzi di Francesco De Gregori è intitolato lo stadio della Novese, dove i ragazzi del Principe Balboni raccolgono la prima vittoria esterna in questo campionato e si schiodano dall’ultima piazza della classifica, sorpassando proprio i piemontesi. Man of the match - manco a dirlo - capitan Alessio Ramenghi, il quale, poco dopo il quarto d’ora, sblocca una contesa da dentro o fuori, resa ancor più battagliera da un prato in pessime condizioni.

Il gol: assist di Piacentini, il numero 9 verdestellato stacca di testa e batte un incerto Cherubini per lo 0-1. Un vantaggio, quello verdestellato, che proprio Piacentini potrebbe legittimare al 25’ ma l’estremo biancazzurro stavolta trattiene; e che Chinchio, in chiusura di prima frazione, mette in cassaforte con due belle parate. Nella ripresa, a parte l’uscita di Ramenghi per infortunio, succede poco e nulla. E vano risulta l’assalto finale della Novese: la Sestrese torna a sorridere in trasferta e continua a credere in un’impresa da oggi - parafrasando in qualche modo De Gregori - un po’ meno lontana, un po’ meno distante.

Gli altri risultati della trentatreesima giornata: Albese-Entella 3-1, Cirié-Valle d’Aosta 0-0, Lottogiaveno-Sestri Levante 0-0, Rivarolese-Derthona 0-2, Rivoli-Biellese 1-2, Sarzanese-Pro Settimo 0-1, Savona-Casale 2-1, Spezia-Cuneo 1-0. La classifica: Biellese 69, Spezia 65, Casale e Sarzanese 54, Pro Settimo 52, Albese 51, Savona 48, Virtus Entella 43, Lavagnese e Cuneo 41, Rivoli 37, Derthona e Rivarolese 36, Sestri Levante 33, Lottogiaveno 29, Valle d’Aosta 28, Cirié 26, Sestrese 25, Novese 23.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 5 aprile 2009)

sabato 4 aprile 2009

Mazzarri accelera e ci spera: «La stagione può diventare straordinaria»

BOGLIASCO (GE) - Quaranta minuti a rapporto, tutti insieme, anche i nazionali appena tornati. Quaranta minuti a guardarsi negli occhi, per mettere in chiaro che l’epilogo di campionato della Sampdoria non deve e non può essere una scampagnata. Walter Mazzarri è stato esplicito, giovedì di fronte ai suoi ragazzi e ieri di fronte alla stampa. E non pare affatto intenzionato ad accantonare carta, penna e calamaio con cui scrivere di suo pugno un bel finale di stagione. Coppa Italia, per ora, a parte.

“All’Inter penseremo a tempo debito - comincia il tecnico di San Vincenzo -. Ho ribadito ai miei giocatori che abbiamo ancora tanto da giocarci in campionato. Ci sono 9 partite e 27 punti a disposizione, io i miei calcoli me li sono fatti: se giochiamo come contro il Torino, o addirittura meglio, se entriamo in campo convinti di ottenere sempre il massimo, possiamo arrivare a qualcosa che al momento nessuno pensa. Dentro di me, penso ancora di poter rendere questa stagione straordinaria”.

Una rincorsa, quella preventivata dall’allenatore blucerchiato che, per forza di cose, dovrà passare dall’impegno di domani (arbitrerà Tagliavento di Terni). Alla ripresa delle ostilità, avversario di turno sarà l'incerottato Napoli di Donadoni (“Squadra forte che prima della sosta avrebbe meritato di vincere contro un Milan in forma”); Mazzarri però pensa, ottimisticamente, per sé: “Bellucci e Stankevicius a parte, ho finalmente l’intera rosa di abili e arruolabili. Soprattutto dietro ho la possibilità di scegliere e penso che la competizione possa essere importante a livello di stimoli per chi fino a poco tempo fa era titolare inamovibile”.

Dalla competizione alle scelte obbligate, dalla difesa all’attacco, dove Pazzini ritroverà il gemello Cassano (“Antonio può dare ancora molto da qui alla fine, gli ho ricordato che ha alcuni record personali da battere”), ostracizzato dall’azzurro. Dopo l’ingiusta espulsione del “San Nicola”, il mister toscano non può far altro che rincuorare il suo bomber. “Giampaolo è un ragazzo sensibile - conclude Mazzarri - e al suo ritorno l’ho trovato un po' giù. Gli ho detto soltanto di far vedere contro il Napoli tutto ciò che di buono ha fatto in questi mesi alla Sampdoria, con l’obbiettivo di riconquistarsi un posto in Nazionale”.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 4 aprile 2009)

mercoledì 1 aprile 2009

Da Firmani a Pazzini, 33 i gol azzurro-cerchiati

BOGLIASCO (GE) - Niente di nuovo sul fronte blucerchiato. La Sampdoria continua al “Mugnaini” la sua marcia d’avvicinamento al prossimo match casalingo contro il Napoli di Roberto Donadoni e lo fa con la truppa ridotta all’osso. Manca Bellucci, operato lunedì ad Anversa, manca Stankevicius, sempre alle prese con la fascite plantare al piede sinistro, manca la schiera di nazionali, impegnata tra sfide di qualificazione a Sudafrica 2010 e amichevoli varie. Sfida che conta parecchio è quella che questa sera l’Italia di Marcello Lippi affronterà al “San Nicola” di Bari (calcio d’inizio alle 20,45) contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni.

Cassano assente, la scena potrebbe (ri)prendersela Giampaolo Pazzini, autore sabato sera a Podgorica del primo gol con l’azzurro dei grandi, il dodicesimo in 13 partite da quando è al Doria. E a proposito di reti blucerchiate in nazionale, col colpo di testa del Pazzo col Montenegro è stata raggiunta quota 33.

La prima fu segnata dall’oriundo Edwing Eddie Firmani, in Svizzera-Italia dell’11 novembre ’56; l’ultima, fino a quella montenegrina, portava invece la firma di Fabio Quagliarella, che a Kaunas il 6 giugno 2007, timbrò addirittura una doppietta. In mezzo, in quasi 53 anni di storia azzurro-cerchiata, si va dal centro di Brighenti a quello di Diana, passando per Barison, Vierchowod, Mancini, Chiesa e Vialli, capocannoniere assoluto con 14 segnature. Chissà che Pazzini non aggiorni ancora la statistica, magari già a partire da stasera: l’Eire del Trap è avvisata.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 1° aprile 2009)