domenica 1 febbraio 2009

Chievo-Doria 1-1: Pazzini illude, Rigoni rovina la festa

Come all’andata, finisce per diluviare. Come all’andata, succede tutto in due minuti. Come all’andata, ChievoVerona e Sampdoria pareggiano 1-1 e non cambiano di molto le rispettive situazioni in chiave-salvezza. A Marassi ci pensarono gli odierni assenti Franceschini e Langella; oggi al “Bentegodi”, alla perla di Giampaolo Pazzini al 70’ - prima gioia in A con la nuova maglia - ha risposto il primo centro clivense - e in massima serie - di Luca Rigoni, 120 secondi esatti più tardi.

In campo - Tra squalifiche, infortuni e neoacquisti non ancora pronti, Di Carlo e Mazzarri si ritrovano entrambi a fare la conta: il primo preferisce Frey a Moro per il ruolo di terzino destro e mette Luciano ad appoggiare le due punte Pellissier ed Esposito, preferito a Makinwa; il secondo manda in panchina i freschi doriani Ferri e Da Costa e allarga l’ex Sammarco sulla destra. Davanti la coppia Pazzini-Cassano, con Bellucci a guardare.

Si gioca - La superiorità degli ospiti è fin da subito evidente. I nerocerchiati mantengono il pallino del gioco, affondando - soprattutto sulla sinistra - senza trovare particolari resistenze da parte dei clivensi. Ziegler e Pieri dialogano che è un piacere e proprio dal mancino dall’esterno grossetano parte un assist per Cassano, che colpisce male e manda fuori. Siamo al 14’. Il Doria continua a tessere trame offensive ma di pungere dentro l’area non se ne parla. Al 29’ ci prova allora Stankevicius da fuori: base del palo alla sinistra di Sorrentino, comunque lì a controllare. Il Chievo ha un sussulto poco dopo la mezzora ma Mantovani spedisce in curva un invito di Italiano su punizione (33’) e Castellazzi sventa bene in uscita un cross dalla destra di Frey (36’). Qualche istante dopo, la puntualissima iella stagionale fa l’ennesima vittima blucerchiata: Gennaro Delvecchio, out al 42’ e sostituito dal quasi esordiente Mustacchio, alla seconda consecutiva tra i grandi.

Anche se l’economia della gara pare non risentirne quasi, si torna in campo con un Makinwa in più e un Esposito in meno. I gialloblù ora si fanno preferire perché più vogliosi e lesti degli avversari ad arrivar sul pallone. Proprio come al 58’ quando il nigeriano ex laziale serve l’arretrato Italiano che ci prova di prima intenzione e costringe Castellazzi a volare in angolo. Sugli sviluppi del corner nasce un contropiede nerocerchiato mal sfruttato da un Cassano troppo approssimativo: tiro in corsa sopra la traversa. Da lì in poi è solo Chievo, soprattutto con Pellissier, sgusciante in area al 69’ ma chiuso da un recupero di Stankevicius. E quando meno te l’aspetti, il Doria trova lo 0-1. Lo trova al minuto 70 grazie a un capolavoro di Pazzini, servito dentro l’area da capitan Palombo. È festa per lo spicchio di Sud traslocato nella città scaligera, una festa che dura però lo spazio di un caffè al bancone di un bar: corner di Bentivoglio, Yepes svetta su Lucchini, Rigoni è bello libero di colpire di testa, superare beffardamente Castellazzi e segnare l’1-1 che durerà fino alla fine.

La chiave - Neanche il tempo di andare in vantaggio che gli uomini di Mazzarri vengono subito riagguantati. Preservare la rete per qualche minuto avrebbe potuto mutare il corso della contesa e forse dell’intera stagione. E invece non è stato così. Merito anche del Chievo che, nella ripresa, ci ha messo maggior convinzione.

La chicca - Lancio di Palombo, stop di petto e destro al volo sul palo più lontano. Non poteva trovare modo migliore, il Pazzo, per tagliare il nastro della prima marcatura in Serie A con la maglia blucerchiata. Certo, tornare a Genova coi tre punti sarebbe stato meglio, ma come inizio non c’è male.

Top&Flop - Solo un guizzo per Cassano, braccato al meglio dai mastini latinoamericani Yepes e Morero. Seppur in inferiorità numerica, la mediana gialloblù si fa preferire, più che altro nei secondi 45’: su tutti Italiano. Male Esposito e il sostituto Makinwa, Kerlon dà vivacità negli scampoli finali; Pieri precipita - non cala - alla distanza; Bellucci non pervenuto. Sulla destra infine Mustacchio corre tanto e nulla più.

Federico Berlingheri

Tabellino

ChievoVerona-Sampdoria 1-1

Marcatori: 70’ Pazzini, 72’ Rigoni

ChievoVerona (4-3-1-2): Sorrentino 6; N. Frey 5,5, Yepes 6,5, Morero 6,5, Mantovani 6; Rigoni 6,5, Italiano 6,5 (87’ Grippo s.v.), Bentivoglio 6; Luciano 5; M. Esposito 4,5 (46’ Makinwa 5), Pellissier 6 (84’ Kerlon s.v.).

A disposizione: Squizzi, Scardina, Moro, Bogdani. All. Di Carlo 6

Sampdoria (3-5-2): Castellazzi 6,5; Stankevicius 5,5, Gastaldello 5,5, Lucchini 5; Sammarco 5,5, Delvecchio 6 (42’ Mustacchio 6, 82’ Bellucci s.v.), Palombo 6 (89’ Ferri s.v.), Ziegler 5,5, Pieri 5; Pazzini 6, Cassano 5.

A disposizione: Mirante, Da Costa, Mba Obiang, Marilungo. All. Mazzarri 5,5

Arbitro: Gava di Conegliano Veneto 6

Ammoniti: Mantovani, Yepes


(Goal.com, 1° febbraio 2009)

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