Cassano: Sembra normale: Gian Burrasca (copyright Duccio Garrone) non potrà mai andare d’accordo con uno che di nome fa Pierpaoli (benemerito fondatore del collegio dove il discolo Giannino Stoppani venne relegato dai genitori). Basterebbe lo scrittore e giornalista fine ‘800-primo ‘900 Vamba per comprendere la giornata da Dr. Jekyll e Mr. Hyde del talento di Barivecchia, cacciato dalla giacchetta nera fiorentina dopo un fallo inesistente fischiatogli contro. La reazione al rosso è del tutto biasimabile e censurabile; le lacrimevoli scuse sotto la Sud a fine gara soltanto da elogiare. Non si parli quindi di punizioni esemplari. Il ragazzo - al settimo, stupendo gol stagionale - ha sbagliato - ed è vero -, ma lo ha già capito. Voto 6 --
Sereni: Su Maggio e Cassano è - al solito - esplosivo e plateale, sui gol risulta incolpevole. Sempre affidabile, la condizione fisica pare smagliante: meriterebbe l’Europeo. Senza alcun dubbio. Voto 6,5
Sala: Si prende una bella rivincita, Gigi, andando a segno per la prima volta in campionato con la maglia del Doria - le altre due reti le aveva segnate in Coppa Italia - e giocando un brutto scherzo al mister che, negli ultimi tempi della scorsa stagione, lo aveva segregato nel dimenticatoio. Non è al meglio, ma sopperisce ad una forma fisica deficitaria con la solita esperienza. Voto 6,5
Lanna: Stantuffo inesauribile, prezioso soldatino. Insieme con l’ex Pisano (attento e composto. Voto 6,5), forma una catena di sinistra assai efficiente, in grado di rendere innocuo un cliente come il Maggio (innocuo, appunto. Voto 6-) di questi tempi. Voto 6,5
Stellone: È il Barone. Nel bene e nel male. La classe non gli manca: gioca con elegante naturalezza e, nelle palle aeree, sa come farsi rispettare. Dei nobili, di contro, ha pure quel po’ di snobistica presunzione che spesso lo porta all’errore e ai limiti della sfrontatezza con direttore di gara e avversari. Voto 6
Castellazzi: Non è stato perfetto, ma nessuna croce addosso per il gol di Comotto. Più che con lui, i doriani dovrebbero recriminare col Comune di Genova che consegna, sotto lauto affitto, un terreno da gioco scandaloso, terroso e impraticabile come neanche un campo di patate. Voto 5/6
La protesta contro Collina: Nella giornata storta di Pierpaoli (ridicolo! Voto 3), gli applausi ironici al designatore arbitrale appostato in Tribuna ci possono anche stare; non gli insulti gratuiti e la ricerca del contatto fisico à la Toto Cutugno contro Luzzatto Fegiz versione Dopofestival. Di sicuro una brutta figura per quella decina di esagitati, ma una nota di cronaca è doverosa. Nessuna costrizione alla fuga: l’ex fischietto viareggino è uscito tranquillamente al fischio finale, visto che la situazione si era subito placata. Voto 3
Bonazzoli: Per restare in clima sanremese, viene alla mente il Festival del ’96. “Sono l’elefante e non ci passo, mi trascino lento il peso addosso” cantava Michele Zarrillo. Non ce ne voglia il buon Emiliano, ma atleticamente non ci siamo proprio. Bello spunto al quarto d’ora, poi tante “sportellate” e nulla più. Nella ripresa pare più mobile: qualche buona sponda non vale però una sufficienza. Voto 5,5
Federico Berlingheri
(Goal.com, 2 marzo 2008)
domenica 2 marzo 2008
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