giovedì 3 aprile 2008

Tra le conquiste di Ferrari non c'è il Grifone

Aida Yespica, Caterina Balivo, Anna Falchi, Debora Salvalaggio. Tra fidanzamenti ufficiali e presunti flirt clandestini, il romanista Matteo Ferrari è un tipo che di conquiste se ne intende. Non conquistò il Genoa, invece, nell’ormai lontano e assai anonimo campionato di B 1997-98. Ad onor del vero, quando sbarcò in rossoblù nel novembre ’97, l’eclettico difensore scuola-Spal aveva appena diciotto anni e nessuna esperienza tra i professionisti: difficile, se non impossibile, imporsi in un ambiente nuovo con un pedigree del genere, fatto di sole giovanili spalline e interiste. Ci riuscì Mohamed Mimmo Kallon, suo coetaneo, come lui prestato dal sodalizio morattiano; non il mulatto Matteo, figlio di un tecnico petrolifero ferrarese e di una guineana, nato in Algeria, ma diventato grande nella terra d’origine del padre.

Claudio Maselli, che aveva da qualche tempo preso il posto di Gaetano Salvemini, lo fece esordire il 30 novembre: a Marassi, Genoa-Monza finì 5-1 e Ferrari debuttò in cadetteria subentrando proprio a Kallon al minuto 92. Da quel momento, il giovane centrale fece la spola tra panca e tribuna, per tornare in campo, finalmente da titolare, addirittura l’8 e il 14 giugno ’98. Ci pensò Tarcisio Burgnich, nel frattempo subentrato a Maselli, a gettarlo ancora nella mischia nel doppio epilogo di campionato contro Ravenna e Padova. Tirate le somme a fine stagione, il patron Scerni e il presidente Mauro non opposero resistenza ad un suo ritorno alla casa-madre Inter, società da cui Ferrari (ri)partì alla volta di Lecce e di altre conquiste, sul prato verde e - soprattutto - fuori.

Federico Berlingheri
(Il Giornale, 3 aprile 2008)

4 commenti:

Marco Perciabosco ha detto...

complimenti nell'articolo. ritengo ferrari un difensore mediocre e non capisco come il milan lo passa cercare.. devo dire che però di donne se ne intende.. beato lui:) come la vedi la volata champions?

Federico ha detto...

Ciao Marco,
grazie!
Ferrari è un difensore discreto, come ce ne sono tanti in giro. Non è un fenomeno, questo sì, ma non mi pare tanto distante dai fin troppo decantati Zaccardo, Barzagli o Gamberini. Lo vedrei bene, ad esempio, in una squadra di seconda fascia come la Fiorentina, la Sampdoria o l'Udinese.
Per quanto riguardo la volata Champions, sarà importante l'esito di PSV-Viola. Da sampdoriano, mi auguro che i fiorentini vadano avanti. In fondo un po' ci spero. Oggi Mazzarri ha detto che "siamo arbitri del nostro destino". Giusto: gli scontri diretti con Udinese in casa e Fiorentina fuori decideranno tutto.
Tu che dici?

Marco Perciabosco ha detto...

io spero che fermiate la roma alla terzultima:) mi aspetto un bel regalo da cassano.. cmq a parte tutto, purtroppo vedo sempre il milan favorito. gioca male, è sulle ginochia ma ha quel qualcosa in più (esperienza?fortuna?) che la metta davanti alle altre. in più è avanti negli scontri diretti sia con voi che con la viola.. ma l'ultima giornata cè milan - udine.. speriamo bene!cmq a me stanno simpatiche sia doria che udine ma penso che sarebbe giusto che in champions ci andasse la viola che in tre anni ha fatto un sacco di punti..

Federico ha detto...

Ricordo un Udinese-Milan, ultima di campionato 2004-05: finì 1-1 coi rossoneri a regalare un pari ai friulani per farli accedere ai preliminari di Champions a discapito del Doria. In ballo, ricordiamolo, c'era l'affare-Jankulovski...
Giusto contrappasso sarebbe l'esclusione di entrambe.