domenica 11 maggio 2008

Promossi & Bocciati di Palermo-Sampdoria

La punizione di Cassano: Ci sono momenti che passano più lenti di una moviola: un tocco leggero e la palla va, è come una foglia che vola e va dove vuoi tu. E sale libera, nell’aria limpida, e dopo ricade giù. Proprio dove vuoi tu. Pare proprio il caso di rispolverare il vecchio tributo a Roberto Mancini inciso diciassette anni fa dai fratelli De Scalzi per descrivere, con poesia, il gol - a dir poco magnifico - di Antonio Cassano da Barivecchia. Una pennellata di rara bellezza, quella partita dal destro del Peter Pan doriano, a metà strada tra la nitore di Monet e la leggerezza di Renoir. Insomma: un capolavoro da vero artista del pallone. Voto 10

Cassano: Non gioca una delle sue migliori partite. Contrariamente a quanto visto venerdì a Bogliasco (scherzi, burle e gavettoni), nel primo tempo non sembra sereno e sbaglia qualche appoggio di troppo. Un po’ come l’animaletto del sottosuolo protagonista de La tana di Kafka, crea e insieme disfa, inventa e poi vanifica tutto. Ma, da grande campione qual è, riesce a mutare il corso delle cose per mezzo di una sola giocata. E peccato se non sarà Nazionale: Anto’, il tuo azzurro è blu...cerchiato. Voto 7

Maggio: Al Doria è sempre Maggio. Cantava Jovanotti: e a maggio il mondo è bello e invitante di colori. Il blu, il bianco, il rosso, il nero, il bianco, il blu di quella maglia numero sette che vola in cielo, trafigge Agliardi e va a segnare l’ottavo centro in questa pazza Serie A. Voto 7

Amauri: Avrebbe voluto salutare la “sua” Palermo con un gol o almeno con una vittoria. Peccato, non c’è riuscito. Con la fascia di capitano al braccio sinistro, nella sua giornata, lo avrebbe meritato. Lo avrebbe meritato per quello che, in questi due campionati, il centravanti paulista ha mostrato in rosanero: 57 presenze totali (tra A, Uefa e Coppa Italia) condite da 23 gol, ma non solo. Classe, tecnica, potenza, generosità, dedizione e un grave infortunio che gli tarpò le ali nel magic moment della vita. Milan o Juventus lo aspettano a braccia aperte, il “Renzo Barbera” lo saluta con affetto. Buona fortuna, domani va da sé. Buona fortuna a te. Voto 6,5

Palombo: Caro Donadoni, sei proprio sicuro che un tipo come Angelo non possa farti comodo? Voto 6,5

Jankovic: Incide zero, ma almeno ci prova. Voto 6,5

Bellucci: Si è visto subito che l’infortunio avrebbe potuto essere serio. Non se ne conosce la precisa entità, si parla però di lesione al tendine d’Achille della gamba destra. Comunque sia: forza Bello, torna più forte di prima! Voto 6 ma un enorme in bocca al lupo

Miccoli: Si muove tanto, combina poco. Il palo colpito a giochi già quasi fatti è l’emblema di una stagione no. Voto 5 +

Simplicio: In una mediana di onesti faticatori, dovrebbe fornire qualità. Ecco, dovrebbe… Voto 4,5

Il Palermo e i bimbi in campo: Senza nerbo, né gioco, né idee: la graditissima passerella di pargoli prima del fischio d’avvio è certamente la cosa migliore fatta vedere oggi - ma non solo - dalla banda di Colantuono. Voto 4 alla squadra, 9 all’iniziativa

Il record blucerchiato di vittorie esterne: Era già capitato nel 1948-49, nell’anno di grazia ’90-91, nell’esaltante ’93-94 e nel beffardo 2004-05. Vincendo nella città di Santa Rosalia, il Doria di Mazzarri dice addio alla Champions in via definitiva ma coglie il settimo successo lontano da Marassi, eguagliando il proprio record storico. A pensare a quanti punti buttati al vento nel girone d’andata, verrebbe da mangiarsi, oltre le mani, anche i piedi… Voto 8

Federico Berlingheri
(Goal.com, 11 maggio 2008)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Partita così così, ma quel colpo d'artista ha riequilibrato tutto. E Palermo è una città dove vivrei.
ciao
s

Federico ha detto...

Ciao Ste,
grazie per il commento e grazie per i pezzi del tuo blog sull'Europa che fu...
A presto,
F.