lunedì 2 giugno 2008

Questa la vera Serie B

Ricordate l’epilogo della Serie B dello scorso anno? Soffermandoci esclusivamente ai quartieri alti, Juventus, Napoli e Genoa vennero riammesse in Paradiso in modo diretto, senza nemmeno l’ombra di quella crudele lotteria che prende il nome di playoff. Dalla terza classificata (il Genoa) alla quarta (il Piacenza) c’erano infatti dieci punti di differenza - 78 per i liguri, 68 per gli emiliani -, gap cospicuo che ha evitato il disputarsi degli spareggi e ha condannato di fatto Piacenza, appunto, Rimini e Brescia ad un’altra stagione di cadetteria.

Dieci lunghezze: un distacco enorme quello dell’anno passato, sintomo di un’evidente differenza di tecnica, di qualità, di forza tra il terzetto di promosse e la pochezza generale delle altre partecipanti. Fu allora, il 2006-07, un campionato così bello, avvincente e difficile come ci propugnarono per mesi media e addetti ai lavori o perfino una sorta di A2 come venne ribattezzata dai più la categoria? No, affatto. Alla luce di quanto accaduto quest’anno - prima e sesta divise da “soli” 14 punti, grande incertezza a ridosso del capolista Chievo e playoff che si giocheranno regolarmente - la scorsa Serie B, con la Juve trionfatrice (senza contare la penalizzazione) grazie a 94 punti conquistati sul campo - addirittura 33 in più di Rimini e Brescia, quinte appaiate a quota 67 - si rivelò un torneo assai più povero di emozioni e decisamente meno equilibrato rispetto alla regular-season appena conclusa.

D’accordo, c’erano i bianconeri Buffon, Nedved, Del Piero e Trezeguet, c’era il blasone più o meno antico del Genoa e del Napoli, un pubblico e un audience mai visti prima, ma non vi erano formazioni in grado di tenere testa e limitare lo strapotere tecnico del trio di Grandi. Altro che torneo di B più bello e affascinante di sempre! Pochi scossoni, tutto scritto e scontato fin dalla vigilia: tra le due stagioni, allora, io scelgo senza dubbio quest’ultima. Per restare ai piani alti, scelgo l'annata dello spumeggiante Chievo di Iachini e Pellissier, del quadrato Bologna di Arrigoni e Marazzina, del Lecce del Tir Tiribocchi, del sorprendente Albinoleffe, del Brescia cosmico, del Pisa corsaro, del Rimini comunque combattivo e via discorrendo; un’annata, insomma, di sicuro meno nobile della scorsa, oscurata oltretutto dalle tv, ma per lo meno ricca di sussulti e sensazioni forti, competitiva, in bilico fino alla fine. E anche oltre.

Federico Berlingheri
(Goal.com, 2 giugno 2008)

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