mercoledì 3 dicembre 2008

Promossi & Bocciati di Standard Liegi-Sampdoria

Lo spicchio di tifosi blucerchiati: Alcuni sono rimasti a Pisa, bloccati dalla nebbia, ma sono comunque tantissimi, quasi duemila, colorati e finalmente coi loro striscioni. La coreografia all’ingresso in campo delle squadre e l’incitamento continuo malgrado il passivo costituiscono le uniche note liete dell’amara trasferta doriana in terra belga. Almeno loro… Voto 10

Jovanovic: Un’iraddidio sulla mancina. Il serbo asfalta tutto ciò che si trova davanti, propizia l’1-0, segna il tris e merita l’ovazione dello Sclessin a tempo quasi scaduto. Che giocatore! Voto 8

La difesa del Doria: Come il Titanic, mancava solo “My Heart Will Go On”… A differenza del Titanic, qui il naufragio pareva annunciato. Voto 4

Fornaroli: Ok, la partita non era delle più semplici; el Tuna però un po’ del suo ce lo mette. I centrali Onyewu e Sarr paiono due bronzi di Riace berlusconianamente abbronzati, non dei fulmini di guerra: il delantero di Salto non ne approfitta mai, deludendo - come tutti del resto - anche in questa gelida serata in Vallonia. Voto 4

Witsel: Futuro uomo mercato del Vecchio Continente, emblema classe ’89 di uno Standard in cui il più “anziano” ha ventinove anni e siede in panchina. Voto 7,5

Stankevicius: Delle rimesse laterali è una sorta di mago. E non se la cava male neanche nel sbagliare gli appoggi più elementari. Voto 4

Onyewu: Colosso stars and stripes. Il suo raddoppio sa tanto di “Doriani, go home!”. Voto 7

Cassano
: Entra a frittata già bell’e pronta. Fa quel che può, ai miracoli non ci ha ancora abituati. Voto 6

La “fame” dello Standard: Ai belgi padroni di casa basterebbe un punto soltanto per qualificarsi ai sedicesimi, ma in campo, a differenza di un Doria da bandiera bianca preventiva (Voto 3) mettono l’anima. Caricati da un tifo infernale, i Rouches di Bölöni sorprendono per brillantezza, tenacia e intensità: in 42 minuti è tutto già deciso. Voto 8,5

La compilation pre-partita: Musica tamarra che più tamarra non si può sparata a palla dalle casse del “Dufrasne” e cadenzata orgogliosamente da entrambe le gradinate. E poi, in giro per il mondo, la fama di cafoni la avremmo noi italiani… Voto 2

Federico Berlingheri
(Goal.com, 3 dicembre 2008)

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