giovedì 8 gennaio 2009

Il Grifone ritrova Ferrari ma si ferma per la neve

GENOVA - La neve blocca mezza Liguria, il traffico cittadino, l’attività scolastica e - in parte - anche la preparazione del Genoa che, dopo l’amichevole col Livorno nel giorno dell’Epifania, s’è ritrovato ieri sotto l’acqua del “Signorini”. Qualche impiccio quindi dalle parti di Villa Rostan: malgrado già in mattinata la pioggia avesse ripulito il manto nevoso che ricopriva il campo da gioco pegliese, Gian Piero Gasperini e collaboratori sono stati comunque costretti a effettuare al coperto la seduta pomeridiana a porte chiuse. Solite cure (allungamento, rinforzo muscolare e piscina) per i convalescenti - Diego Milito su tutti, ma anche Vanden Borre e Rubinho -; lavoro di scarico in palestra per chi ha giocato al “Picchi”. Tra questi, un po’ a sorpresa, Matteo Ferrari, operato lo scorso 17 dicembre di ernia addominale e già in grado di disputare un tempo - senza problemi di sorta - nel 3-3 in terra labronica.

“Sono soddisfatto, il mio è stato un recupero lampo - comincia, in una sala stampa semideserta causa maltempo, il centrale afro-ferrarese -. Ringrazio il prof. Sansonetti, il dottor Costantino e tutto lo staff del Genoa: di solito i tempi per questo genere di operazioni sono decisamente più lunghi; io, a venti giorni dall’intervento, ho potuto giocare 45’ e sarò disponibile per sabato. Come è possibile? Mi sono messo in testa una tabella, ho passato il Natale a lavorare intensamente e sono riuscito a rimettermi in sesto. Ovvio, non sarò al cento per cento, ma sono contento così”.

Giove Pluvio e prato di Marassi permettendo, sabato col Torino di Bianchi e Amoruso il rientro del numero 13 rossoblù non sembra dei più agevoli: “Sarà una partita difficile, sono una squadra in ripresa, hanno cambiato allenatore, hanno cambiato spirito e ci terranno a ripartire bene. Troveranno però di fronte un Genoa in salute, con una gran voglia di ricominciare, che giocherà in casa e che di fronte al proprio pubblico ha sempre fatto grandi prestazioni”.

Prestazioni che, a due turni dal giro di boa, hanno trascinato i rossoblù ai piani nobili della classifica, dai quali Ferrari non intende affatto sloggiare. “Siamo sesti - continua il difensore ex Roma - e delle cinque che ci precedono solo la Fiorentina e la Juventus sono riuscite a metterci sotto. Era giusto all’inizio parlare di salvezza, ma arrivati a questo punto dobbiamo guardare soltanto avanti, non più indietro: ora l’obbiettivo è quello di migliorarci”.

Dello stesso avviso, il presidente Enrico Preziosi. Di ritorno da Dubai e atteso (forse) oggi a Pegli, nei giorni scorsi il patron genoano ha ribadito la ferma volontà di crescere e trattenere Milito. Ieri - nella giornata in cui la meteora Brivio è tornata ufficialmente al Vicenza (dove sarà raggiunta da Forestieri) -, da Milano, il collega dell’Inter Massimo Moratti gli ha fatto in qualche modo eco, definendo quello del Principe di Bernal un “nome buono per riempire i giornali”. Per l’obbiettivo di Ferrari e Preziosi, senza dubbio meglio così.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 8 gennaio 2009)

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