domenica 12 aprile 2009

I "Gemelli" calano il tris, Lecce kappaò

Manco a dirlo Cassano&Pazzini. Apre il Pazzo, chiude Antonio e la Sampdoria va. Bastano i soliti Gemelli del gol, alla banda Mazzarri, per sbarazzarsi di un Lecce sempre più disperato, per raggiungere l’agognata quota 40 e per guardare alla parte sinistra della classifica con meno diffidenza. Il Palermo e il settimo posto ventilato dal mister di San Vincenzo in tempi non sospetti distano solo 6 punti e provarci, adesso, costa davvero poco. Il Doria pratico e concreto del primo tempo, d’altronde, capace di portarsi in doppio vantaggio e passeggiare sulle rovine della formazione di De Canio, ha dimostrato in questo girone di ritorno di sapersela giocare con chiunque; quello evanescente e rinunciatario della ripresa, in grado - nella sagra del rigore dato e non dato - di rivitalizzare un avversario al tappeto, lascia ancora qualche dubbio, più che altro in chiave Inter-Coppa Italia, quando la qualificazione bisognerà sudarsela e i nervi saldi serviranno per davvero.

Castellazzi voto 6,5: Si guadagna la pagnotta intuendo il penalty di Caserta e negando il pari a Schiavi ad una manciata di minuti dal fischio finale.

Lucchini voto 6: Di testa sono tutte sue. E, nelle verdi praterie salentine, si concede persino una delle rare sortite offensive dei suoi due campionati genovesi. (30’ s.t.) Ferri voto 6: Ferri 2, il ritorno. Se la penuria in retroguardia dovesse continuare, ci sarà ancora bisogno di lui.

Gastaldello voto 6: Di riffa e di raffa si guadagna la sufficienza.

Accardi voto 5: Papadopoulos lo invita ad un sirtaki, Pietro glielo concede cordialmente e riassesta il Lecce sui binari di una partita che all’intervallo pareva già al capolinea.

Padalino voto 5,5: Attenta e diligente, l’ala destra del Canton Ticino rischia di rovinare tutto a metà ripresa quando spinge Konan appena dentro l’area. Per fortuna sua e del Doria, Dondarini ammonisce l’ivoriano... (22’ s.t.) Ziegler voto 6: Puntuale: il passaporto rossocrociato parla chiaro.

Sammarco voto 5,5: Come consuetudine, segue l’andamento della squadra: brillante al principio, opaco col far della gara.

Palombo voto 5,5: Lì in mezzo, nella pochezza tecnica della mediana giallorossa, un tipo come il Capitano dovrebbe dettare legge. Di contro, si limita all’ordinaria amministrazione.

Franceschini voto 6: Un fendente di testa di Castillo finirebbe alle spalle di tutti. Appostato sulla linea di porta, l’ex di giornata salva baracca e burattini dall’ennesimo 2-2 in rimonta.

Pieri voto 7: Come la signora Fletcher quando si parla di delitti, c’è sempre di mezzo il buon Mirko nelle azioni decisive di questo turno pre-pasquale. È suo l’assist per Pazzini per lo 0-1, entra nell’azione del rigore del raddoppio e si guadagna il penalty che chiude i giochi. Prezzemolino.

Pazzini voto 6: Non si spreca più di tanto, ma da bomber di razza qual è non perdona Benussi alla prima occasione e va a segnare il dodicesimo centro in 14 partite col blucerchiato addosso.

Cassano voto 6,5: È il suo vero derby, quello di bambino cresciuto a pane e pallone nei vicoli di Barivecchia ed esploso con la maglia dei galletti. E si capisce subito. La curva giallorossa lo fischia e lo insulta, Schiavi&co. lo massacrano, Giacomazzi lo graffia addirittura. Lui, Peter Pan, risponde a modo suo, a muso duro, segnando con freddezza i due tiri dal dischetto. (43’ s.t.) Marilungo s.v.: Gettone buono per le statistiche.

Mazzarri voto 5/6: Spigliata, decisa, intraprendente, la sua Sampdoria domina in lungo e in largo il primo tempo per poi assopirsi inspiegabilmente nel secondo. Perché?

Dondarini voto 5: Vede bene in occasione del mani di Vives, del doppio giallo a Giacomazzi e dell’atterramento di Schiavi su Pieri. I salentini, però, chiedono rigori come se piovesse e il fischietto di Finale Emilia assegna quello meno evidente di tutti.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 12 aprile 2009)

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