lunedì 8 giugno 2009

Garrone spegne le voci: «Marotta rimane al 1000%, Cassano al 90-95»

FONTANILE (AT) - Fontanile d’Asti, come capita una volta all’anno, si dipinge di blucerchiato. Tanto cibo, vino a volontà e i colori del Doria ad abbellire la festa: a centinaia, dalla Liguria e da tutto il Nord Italia, arrivano per il raduno del Sampdoria Club dell’Astigiano. Tra questi, puntuale come sempre, c’è anche il presidente Riccardo Garrone. Guarda a ciò che è stato, il numero uno doriano («È stata una stagione di alti e bassi. Purtroppo abbiamo fatto un girone d’andata al di sotto delle aspettative, anche se andare in finale di Coppa Italia resta certamente un motivo di grande soddisfazione»); ma il raduno di Fontanile è l’occasione soprattutto per fare il punto su ciò che sarà, sul futuro della Samp.

Marotta resta. Futuro che, malgrado l’amministratore delegato sia stato al centro di numerosi rumor che lo volevano lontano da Genova, farà ancora rima con Beppe Marotta. «Marotta non ha alcuna intenzione di lasciare la Sampdoria - comincia Garrone -. Quando è arrivato in società era già un dirigente apprezzato e conosciuto. Con noi si è messo in ulteriore evidenza, in questi sette anni abbiamo fatto molte cose positive, raggiunto risultati importanti, tra cui l’aver ricreato il vivaio. È comprensibile quindi che venga corteggiato e riceva lusinghe da grandi squadre. La Juventus? In questa settimana c’è stata una sorta di forzatura da parte loro ma il nostro rapporto non è cambiato». E continuerà, senza ombra di dubbio. Come conferma il presidente in persona: «Marotta rimane al 1000%. C’è reciproca soddisfazione di poter continuare insieme, anche perché le cose vanno bene. Vorrei precisare che il suo contratto è rimasto fino al 2011 e mi auguro che possa continuare anche oltre, con la speranza di poterci togliere altre soddisfazioni. Marotta è ancora sampdoriano, in fondo anche lui ha un po’ di sangue blucerchiato: alla Sampdoria ci sono stimoli maggiori che in società più blasonate».

Le voci su Cassano. Detto del direttore, inevitabile che il discorso si sposti su Antonio Cassano, anch’egli tra i nomi più ricorrenti nelle pagine nazionali di calciomercato. «Anch’io leggo di Cassano all’Inter - ammette Garrone -. Ma al contempo leggo che Ibrahimovic dovrebbe restare in nerazzurro. Conoscendolo e conoscendo il suo temperamento, penso che Antonio dovrebbe giocare in una squadra in cui non ha troppa concorrenza. Credo dunque che rimarrà: qui da noi è giustamente la primadonna, può giocare sempre e visto il suo caratterino - scherza il presidente - il suo inserimento all’Inter sarebbe difficile. Percentuali? Direi che Cassano resta al 90-95%».

Il punto sul mercato. Meno semplice, al momento, fare previsioni sul destino di Hugo Campagnaro e sulle altre operazioni di compra-vendita che riguardano il prossimo Doria di Gigi Del Neri. «Con Palombo siamo felicissimi di aver rinnovato - dice Garrone - mentre Pazzini rimarrà sicuramente con noi. Campagnaro? Vedremo, ci incontreremo nei prossimi giorni e faremo il punto sul calciomercato. Che squadra sarà la Sampdoria del 2009-10? Una Sampdoria che dovrà fare meglio di quella dell’anno passato».

I giovani e il domani. Su parametri e strategie da adottare nell’allestimento della rosa, Garrone ha le idee chiare: «Senza dubbio cercheremo di chiudere la campagna acquisti con un leggero utile o in pareggio. La nostra politica, mia e della mia famiglia, è quella di sempre, orientata al contenimento della spesa e alla valorizzazione dei giovani. Siamo certi che nel giro di due o tre anni avremo moltissimi ragazzi che rientreranno dalle rispettive esperienze e saranno loro a costituire una solida base per la Samp del domani».

(Sampdoria.it, 8 giugno 2009)

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