venerdì 17 luglio 2009

Del Neri applaude i suoi: «Attenti e disponibili: avanti così»

MOENA (TN) - Il primo bilancio è positivo. Sembra una frase fatta ma è davvero così. A dieci giorni dai primi test a Bogliasco e alla vigilia della prima amichevole stagionale contro i Monti Pallidi (campo sportivo “Cesare Benatti”, ore 17 di domani), Gigi Del Neri sale nella sala stampa di Moena e fa il punto della situazione in casa blucerchiata. Schietto e sincero, come sin dal primo giorno. «Siamo partiti mercoledì scorso, è passata più di una settimana e si sta faticando bene - esordisce il mister di Aquileia, baseball cap U.C. Sampdoria d’ordinanza in testa -. Le cose procedono nel migliore dei modi, si fanno progressi, c’è un gruppo attento e voglioso, che lavora di buona di lena. Non posso che essere soddisfatto».

Dei nuovi acquisti che opinione s’è fatto in questi primi giorni?
«Mi hanno fatto un’ottima impressione, sono molto disponibili, attenti come il resto della squadra. Vedo che tutti quanti credono in quello che propongo. Ovvio che i frutti del lavoro si vedano poi, a posteriori, coi risultati, ma sto avendo risposte positive».

Anche da parte dei tanti giovani?
«Loro sono tutti bravi. Penso a Poli, che è arrivato da poco; penso a Cacciatore e Volta, senza dimenticare Regini e Soriano. Sono tutti ragazzi con buone caratteristiche. Ora bisogna vedere se i calciatori che devono ancora arrivare andranno a ricoprire i loro ruoli; penso che in questo caso i ragazzi in questione possano andare a fare esperienza, in Primavera o in squadre comunque importanti: noi puntiamo a valorizzare il settore giovanile, è un nostro dovere e siamo sulla strada giusta».

Parlava di calciatori in arrivo. È soddisfatto del mercato blucerchiato?
«Sì, sono contento. La società sta lavorando bene, nessuno mi pare stia facendo sfracelli ed è anche per questo che non sono affatto preoccupato. Oggi poi ha ripreso ad allenarsi Bellucci, è già a buon punto e si tratta senza dubbio di un acquisto importante».

Ancora qualcosa, però, manca a questa Samp.
«È indubbio, ciò che manca, soprattutto sotto il punto di vista numerico, è sotto gli occhi di tutti ma dobbiamo cercare di fare le cose per bene, ossia attingere al mercato per quello che realmente serve a noi».

Ai ragazzi servirà parecchio tempo per assimilare i suoi schemi?
«Non penso. Il tempo serve per applicare ciò che chiedo ma ogni partita è diversa da tutte le altre e perciò entrano costantemente in ballo novità. È ovvio che qualcosa rispetto allo scorso campionato cambierà».

Il reparto arretrato, ad esempio, che passerà a quattro.
«In questi giorni stiamo provando gli schemi difensivi in particolare. Devono sincronizzarsi i movimenti di una difesa a quattro e non è semplice, ma anche in questo caso devo dire che c’è molta attenzione e molta disponibilità di apprendimento. A breve cominceremo a lavorare sui calci da fermo, un altro aspetto importante».

Calci da fermo: una nota dolente dell’ultima stagione.
«Anche due anni fa a Bergamo abbiamo subito tanti gol da palle inattive, l’anno scorso però siamo migliorati. Il miglioramento va fatto appunto sugli errori e in base alle attitudini e alle qualità di ognuno. Noi stiamo cercando di inculcare un atteggiamento tattico produttivo in generale, che sappia mettere in campo il nostro modo di essere, di pensare e di credere e in cui a nessuno sarà tolto quello che sa fare».

Sembra un concetto, quest’ultimo, fatto apposta per Cassano…
«Sarà il nostro punto di riferimento. Sappiamo quello che può dare a questa squadra. In una società, però, devono lavorare tutti per il meglio, dal magazziniere al presidente. Dovremo sempre metterlo in condizione di esprimersi al massimo e questo compito spetta ovviamente ai suoi compagni».

Questo in campo. E fuori, con Cassano, come sta andando?
«Antonio sta affrontando benissimo questo ritiro. È un ragazzo con pregi e difetti, come chiunque, me compreso. Con lui c’è complicità e rispetto, come del resto c’è col resto del gruppo».

Domani prima amichevole, ha già in mente la formazione?
«Sì, ma mescolerò sempre le carte, come è mio costume. Di sicuro non vedrete mai il giovedì l’undici che giocherà domenica. Domani posso dire che quelli arrivati in questi giorni, Palombo, Dessena e Bellucci non dovrebbero essere della partita, mentre Poli potrebbe scendere in campo magari per dieci minuti».

(Sampdoria.it, 17 luglio 2009)

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