domenica 26 luglio 2009

Fiorillo c’è: «Voglio dare garanzie alla società»

ROTTERDAM - «Non appena ha messo il pallone sul dischetto, ho pensato di buttarmi a sinistra. Lui ha tirato forte a mezz’altezza e io ho avuto fortuna, riuscendo, con la mano opposta, ad alzare la palla sopra la traversa». Lo descrive così, Vincenzo Fiorillo, con estrema naturalezza, il rigore neutralizzato in questo pomeriggio neerlandese alla mezz’ora della ripresa. Naturalezza sì, ma il gesto tecnico è stato notevole. Nel catino del “De Kuip”, si era già sul 2-0 per il Feyenoord («Ci sta perdere, abbiamo lavorato tanto e i carichi di lavoro si sono fatti sentire. Alle gare ufficiali c’è ancora tempo»), poi è arrivato il terzo. Ma quando Tim Vincken si è presentato dagli undici metri ha dovuto fare i conti col balzo felino del portierino di Oregina.

Garanzie. «Lo devo ammettere - dice Vincenzo a fine partita -, a livello personale sono davvero contento, anche per quella deviazione su tiro Cissé poi allontanata da Ziegler. Non mi aspettavo di entrare oggi; poi Castellazzi ha avuto un problemino e io mi sono fatto trovare subito pronto. Sono andato in campo concentrato, con la giusta determinazione e dovrò fare lo stesso nell’arco di tutta la stagione. La mia intenzione è quella di dare garanzie alla società: se mi capiterà di sostituire Luca, non dovrò farlo rimpiangere, dimostrando che posso dare una mano e possono contare su di me».

La testa giusta. Dopo le difficoltà di Palermo, quello di Rotterdam, è stato un bel banco di prova. «Un portiere deve saper dimenticare gli errori - spiega il numero 90 blucerchiato -, non può affossarsi di ricordi. Bisogna guardare avanti. Io ci ho messo un po’, ma ora mi sento cambiato. Mi sono messo al lavoro da poco, sono arrivato in ritiro e ho iniziato ad allenarmi con la testa giusta, con quella mentalità e quell’umiltà che forse non avevo l’anno scorso. Oggi sono stato premiato».

(Sampdoria.it, 26 luglio 2009)

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