domenica 26 luglio 2009

Tris Feyenoord, la Samp torna sconfitta dall'Olanda

ROTTERDAM - Mettiamola così: sono stati novanta minuti e spiccioli buoni per mettere fieno nelle gambe e acquisire un poco di esperienza internazionale che non guasta mai. Al termine di un’amichevole che di amichevole non ha molto, la Sampdoria torna da Rotterdam, con un 3-0 sul groppone, ma non si fascia troppo la testa. Malgrado il pubblico assai numeroso sugli spalti del “De Kuip” di Rotterdam - folta e coloratissima la rappresentanza doriana -, resta pur sempre calcio d’estate. Il campionato d’altro canto è distante un mese e le attenuanti non sembrano poche: scorie moenesi in corpo, Feyenoord più avanti di condizione, arbitro olandese Wiedemeijer decisamente patriottico, due rigori contro e un’espulsione di Marco Rossi sul finire del primo tempo. Basta? Lamentarsi ora però serve a poco, soprattutto trattandosi di test dal significato relativo; anche se, proprio per questo, maggior buonsenso arbitrale non avrebbe fatto male. Anzi. Male - purtroppo - se l’è fatto invece Luca Castellazzi, costretto a uscire ad avvio ripresa a causa di un trauma distorsivo alla caviglia destra. Per la serie: oltre la beffa, il danno.

Partenza ok. E pensare che la partenza dell’undici sperimentale di Luigi Del Neri - quello preannunciato alla vigilia - era stata assai incoraggiante. Scendono in campo tonici i blucerchiati e sembrano poter affondare subito, grazie a rapidi cambi di gioco e alla coppia Cassano-Pazzini, fulminea nell’intendersi a meraviglia ma ancora carente di condizione (atletica) e precisione (nelle conclusioni verso Darley). Al 9’, ci starebbe un rigore, di Fer su Peter Pan: il direttore di gara lascia correre.

Doppio svantaggio. Dopo qualche innocua sortita a testa, proprio Fer porta in vantaggio i rossobianchi. Da un corner di Bruins, il giovanissimo centrocampista svetta tra Castellazzi e Gastaldello, forse commettendo fallo, e insacca l’1-0. La reazione del Doria non si fa attendere. Cassano soffia la palla a Vlaar e conclude a giro: fuori. Col passare dei minuti, la manovra del Feyenoord si fa più fluida, soprattutto con l’incontenibile ivoriano Cissé. Sulla mancina neerlandese Stankevicius va in crisi in più di una occasione e Slory si mangia un gol già fatto. Per spezzare la pressione capitan Palombo ci prova due volte dalla distanza, senza fortuna però. Fortuna che al 40’ premia gli olandesi: una conclusione di Makaay picchia sul gomito di Marco Rossi, gettatosi in scivolata per salvare la porta. Rosso diretto e rigore, che Bruins trasforma battendo Castellazzi.

Cambi e legni. Ridotti in dieci, i blucerchiati faticano e cambiano, uomini e modulo. Si passa ad un 4-3-2, con Ziegler mezzo sinistro al posto di Tissone e Lucchini, subentrato a Padalino, ad affiancare Gastaldello dietro. Poi è il turno di Fiorillo (in vece dell’infortunato Castellazzi), di Dessena (per Mannini) e Marilungo (per Pazzini). Oltre alla girandola di sostituzioni, due legni animano la ripresa: il primo di Giovanni Van Bronckhorst, un incrocio su calcio di punizione; il secondo di Luciano Zauri, tiro-cross deviato sul palo da Bahia.

Super Fiorillo. Non fa in tempo a mettersi i guanti, che Vincenzo Fiorillo è subito protagonista. Sventato, in collaborazione con Ziegler, un tentativo di Cissé su suggerimento del nuovo entrato Biseswar, il numero 90 di Oregina si supera dagli undici metri su Vincken. Il secondo rigore di giornata - gentilmente assegnato da Wiedemeijer per un presunto fallo in tandem di Gastaldello e Zauri - è alzato sopra la traversa e termina in calcio d’angolo. Termina in rete, invece, un tiro di De Guzman: è il 3-0 definitivo che lascia sì l’amaro in bocca, ma che non pesa più di tanto. Il bello - se si può chiamar così - del calcio sotto l’ombrellone è anche questo.

Feyenoord 3
Sampdoria 0
Reti: 19’ p.t. Fer, 40’ p.t. Bruins (rig.), 42’ s.t. De Guzman.
Feyenoord (4-3-3): Darley, Fernandez, Vlaar (31’ s.t. Hofland), Bahia, Van Bronckhorst (4’ s.t. Biseswar), El Ahmadi, Bruins, Fer (16’ s.t Leerdam), Slory (20’ s.t. Vincken), Makaay, Cissé (20’ s.t. De Guzman). A disposizione: Lamprou, Landzaat, Tiendalli. Allenatore: Mario Been.
Sampdoria (4-4-2): Castellazzi (6’ s.t. Fiorillo), Stankevicius (20’ s.t. Sammarco), Gastaldello, Rossi, Zauri, Padalino (1’ s.t. Lucchini), Palombo (38’ s.t. Poli), Tissone (1’ s.t. Ziegler), Mannini (17’ s.t. Dessena), Cassano, Pazzini (25’ s.t. Marilungo). A disposizione: Volta, Regini, Cacciatore, Soriano. Allenatore: Luigi Del Neri.
Arbitro: Wiedemeijer (Ola).
Assistenti: Boomman (Ola) e Schenkels (Ola).
Note: espulso al 39’ p.t. Rossi; ammoniti al 23' p.t. Cassano, al 35’ p.t. El Ahmadi, al 42’ s.t. De Guzman; al 30’ s.t. Fiorillo ha parato un rigore a Vincken; spettatori 30.000 circa; terreno in ottime condizioni; recupero p.t. 1, s.t. 1.

(Sampdoria.it, 26 luglio 2009)

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