sabato 19 aprile 2008

Floro Flores, l'ex incompreso

Se di rimpianto vero e proprio non si può parlare - anche alla luce di ciò che il ragazzo deve ancora dimostrare in massima serie -, occorre comunque ammettere che il suo addio senza che la società muovesse un dito lasciò perplesso più di un sostenitore blucerchiato. Classe 1983, napoletano purosangue del rione Traiano a dispetto del cognome spagnoleggiante, Antonio Floro Flores fu acquistato dalla Sampdoria nel mercato di riparazione del gennaio 2004. In prestito dal Napoli, dopo neanche sei mesi e 113 minuti con addosso la maglia del Doria numero 24, la seconda punta partenopea riprese infatti, nel silenzio dell’ambiente genovese, la strada dei Campi Flegrei, salvo poi ritrovarsi a spasso per il fallimento della società di Salvatore Naldi, all’epoca in Serie B.

Calciatore giovane, di talento e libero da vincoli contrattuali: caratteristiche tecniche ed economiche, queste, che di solito fanno sfregare le mani al lesto Beppe Marotta. In quell’occasione, di contro, il numero due doriano, forse su indicazione di mister Novellino, non ne approfittò. Malgrado un gol - inutile, ma pur sempre il primo in Serie A - all’esordio il 21 febbraio nella rocambolesca e fradicia sconfitta interna nell’anticipo contro il Parma (1-2: Gilardino grazie ad una papera clamorosa di Antonioli, Bresciano e tap-in in mischia di Antonio, prima di un sacrosanto rigore negato da Farina a Bazzani al quarto di recupero), a ventuno anni appena compiuti, Floro Flores rimase quindi, un po’ a sorpresa, svincolato fino al termine dell’estate 2004. E pensare che, in quella affatto simpatica situazione, si prese persino la soddisfazione di essere convocato in Under 21, entrare a gara in corso e segnare una rete decisiva nella partita di qualificazione agli Europei di categoria del 2006 in casa della Moldova. Un record da guinness per un disoccupato.

Così, poco dopo, arrivò un contratto dal Perugia dei Gaucci, appena retrocesso in B. Sfortuna volle che - proprio come il Napoli di Naldi - la formazione umbra fallì a sua volta l’anno dopo. Nell’agosto 2005, ne approfittò allora l’Arezzo, per Floro Flores (28 centri in due campionati cadetti) squadra-trampolino di lancio e di rilancio verso la Serie A, riconquistata la scorsa estate, tre anni dopo la fugace esperienza blucerchiata, grazie all’Udinese.

Federico Berlingheri
(Il Giornale, 19 aprile 2008)

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