domenica 13 aprile 2008

Promossi & Bocciati di Reggina-Sampdoria

La coppia Franco&Ciccio: Non faranno sbellicare dalle risate né avranno lo stesso strepitoso affiatamento del duo comico siciliano, ma il bionomio è comunque coi fiocchi: se Franco (Brienza) pare lesto e scaltro in occasione del gran gol, Ciccio (Cozza) è sontuoso nell’assistenza. Un binomio fresco e spumeggiante, che permette alla Sud amaranto di sperare ancora. Voto 8

Brienza: Chiamatelo Re Mida, chiamatelo Uomo della Provvidenza, chiamatelo un po’ come volete, tanto la solfa non cambia. È sempre e comunque il tascabile fantasista ischitano, nativo - per sbaglio - di Cantù, a prendere per mano questa Reggina. Ottavo centro, vivacità e tecnica da vendere: nel momento più delicato della stagione, dà ai suoi una boccata d’ossigeno forse decisiva. Voto 7,5

Cozza: Come già accennato, è il tocco morbido di capitan Ciccio a servire al match-winner il pallone del definitivo 1-0. Assist quindi, ma non solo. In barba al documento d’identità - a gennaio il numero 10 di Cariati ha compiuto trentaquattro anni -, nell’oretta che gli viene concessa, te lo ritrovi, indemoniato, a tutto campo. Voto 6/7

Fiorillo: Il suo, di documento d’identità, dice invece 13 gennaio 1990. Vince, fresco trionfatore della Coppa Italia Primavera, fa il suo esordio in massima serie su uno dei green più caldi d’Italia a causa dell’infortunio occorso a Castellazzi (incolpevole su Brienza, rischia un lungo stop. Voto 6) e la contemporanea indisponibilità di Mirante. Via l’emozione, entra a muso duro al minuto 65’, uscendo con autorità su Cirillo e neutralizzando coi pugni un tentativo dalla distanza di Barreto. In questo rush finale, potrebbe esserci bisogno di lui. Voto 6,5

Barreto&Cascione: Diga preziosa, quella calabro-paraguayana di Nevio Orlandi, poco spettacolare, però assai efficace. Voto 6,5

Bellucci: Avete presente Ben Stiller nei panni di Greg Fotter in “Ti presento i miei” e nel sequel “Mi presenti i tuoi?”, ossessionato da Jack Byrnes (Robert De Niro), agente della Cia in pensione e padre della sua futura sposa? Ecco, braccato da Aronica e soci (granitici mastini che non lo mollano un attimo. Voto 6,5), oggi al “Granillo”, il Ben doriano fa una vitaccia simile. Voto 5,5

Lucchini: Rintontito prima da un calcio volante di Amoruso, poi da una pallonata in pieno volto, il centrale di Codogno risulta poco lucido nell’occasione cruciale dell’incontro e viene sostituito poco dopo. Non sarebbe stato il caso di alzare prima la bandiera bianca? Voto 5

L’amarcord di Mazzarri: Il 3 aprile 1917, alla stazione Finlandia di Pietrogrado, l’esiliato Lenin ebbe forse un’accoglienza meno calorosa. Accolto sullo Stretto come un eroe patrio, Walter l’indimenticabile vive un pomeriggio d’amore, di sfiga (due infortuni) e al tempo stesso di rimpianto: tornando a Genova con qualche punto, l’Europa sarebbe stata di sicuro più vicina. Voto 9 per il bentornato, 4 per quello che sarebbe potuto essere per il Doria e invece non è stato...

Federico Berlingheri
(Goal.com, 13 aprile 2008)

2 commenti:

Marco Perciabosco ha detto...

cavolo un pareggino era da strappare a reggio.. è incredibile come tutti e 4 le squadre in lotta per la champions abbiano perso.. domenica c'è una gara fondamentale conto su cassano.. se vuole l'europeo deve fare la differenza in queste 5 gare finali..

Federico ha detto...

Hai ragione Marco,
peccato! Un pareggio al "Granillo" sarebbe stato importantissimo.
C'è rammarico per un'occasione persa, ma niente è deciso; i giochi sono ancora aperti e domenica con l'Udinese sarà una sfida cruciale.
Anch'io punto su Cassano: soprattutto fra le mura amiche di Marassi ha dimostrato di fare la differenza. E che differenza!
Speremmo ben diciamo qui a Zena...
A presto,
F.