martedì 20 maggio 2008

Cassano agli Europei. Per riscrivere la storia...

Pareva, dopo quel maledetto pomeriggio di inizio marzo, che si fosse giocato tutto. Invece se l’è meritata, sudata, guadagnata sul campo, deliziando per mesi i tifosi blucerchiati e non solo con la sua classe immensa, il suo genio, i suoi numeri e i suoi assist, i suoi gol. L’indiscrezione era nell’aria da giorni, ma da qualche minuto si è tramutata in realtà: Antonio Cassano entra nella lista dei 24 pre-convocati dal c.t. Roberto Donadoni in vista dell’Europeo austro-elvetico, riconquista la maglia della Nazionale italiana proprio nel momento più importante e si candida - con prepotenza - ad un ruolo da protagonista nel gruppo tricolore.

Anche senza l’outsider Maggio - non sono bastati 9 gol e migliaia di chilometri macinati - e capitan Palombo - che, comunque, non ha nulla da invidiare ai “rivali” azzurri Aquilani e Montolivo -, un po’ di Sampdoria si trasferirà quindi, a meno di clamorosi colpi di scena, nel ritiro azzurro di Baden, distretto della Bassa Austria. Sarà il Peter Pan di Barivecchia a rappresentarla e a tentare di imprimere una lieta sterzata al tormentato rapporto tra il Doria e le competizioni continentali ed intercontinentali riservate alle nazionali.

Tra rimpianti e delusioni, tra quello che sarebbe potuto essere e invece non è stato, tra quelli che hanno fallito (Mancini agli Europei in Germania Ovest ’88, Vialli a Italia ’90) e quelli che hanno scaldato a malincuore panchine e tribune (Luca a Mexico ’86, Pagliuca, Vierchowod e ancora Bobby-gol ancora a Italia ’90), tra quelli che, clamorosamente, sono stati esclusi (Lombardo da Usa ’94, Montella da France ’98) e quelli che erano in procinto di cambiare casacca (Pagliuca negli States, Chiesa e Seedorf al britannico Euro ’96, Boghossian, Mihajlovic e Veron ai mondiali transalpini del ’98), la storia è questa: in fondo, ad uno come Cassano, basta poco per riscriverla. E ora, tocca solo a lui...

Federico Berlingheri
(Goal.com, 20 maggio 2008)

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