giovedì 7 agosto 2008

La Samp ritorna al passato: i calzettoni saranno a strisce bianche e blu

GENOVA - Lo si era già intuito nel corso delle prime due amichevoli stagionali contro Monti Pallidi e Bolzano, ora è giunta la conferma ufficiale: la Sampdoria tornerà ad indossare i calzettoni a strisce orizzontali bianche e blu. Anche se dalla Torre B di Piazza Borgo Pila 39 non confermano né smentiscono, a comprovarlo è una circolare della Lega Calcio riguardante i colori delle divise da gioco delle società professionistiche.

Se la maglia (blu fasciata di bianco con striscia rossonera e stemma di Genova al centro) e i calzoncini (bianchi), sempre griffati Kappa, resteranno pressoché invariati rispetto alle ultime stagioni - anche quella bianca da trasferta, contrariamente a fantasiosi rumors telematici, non subirà stravolgimenti -, per quel che riguarda invece gli stinchi, le caviglie e i polpacci degli atleti blucerchiati si tratta, più che di una novità, di un romantico ritorno all’antico. Il modello di calzettone a strisce orizzontali fu infatti scelto già a partire dall’agosto del 1946, anno della fusione tra Andrea Doria e Sampierdarenese, e accompagnò la giovane Sampdoria per circa tre decenni, per poi essere abbandonato a metà degli anni Settanta in favore di tinte unite, talvolta bianche, talvolta blu.

Ci pensò il presidente Enrico Mantovani, nella stagione ’97-98, a riportare in auge le calze a strisce, ma la precoce eliminazione in Coppa Uefa e la retrocessione in B dell’anno successivo (’98-99) contribuirono all’affrettato accantonamento del nostalgico revival. Allora si pensò che non fossero troppo fortunate. Un pregiudizio, questo, esorcizzato nella scorsa, splendida annata Primavera: i due traguardi, Scudetto e Tim Cup, conquistati dai ragazzi di Pea sono giunti proprio con tanto di calzettoni bianchi e blu ai piedi. E da quest’anno - dopo l’isolato esperimento di Sampdoria-Peñarol nel match celebrativo dei sessant’anni blucerchiati - gli stessi campeggeranno nuovamente pure nella divisa casalinga della prima squadra. In ricordo di un calcio che non c’è più e alla faccia della scaramanzia.

Federico Berlingheri
(Goal.com, 7 agosto 2008)

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