venerdì 29 maggio 2009

Cassano-Inter, la telenovela continua. Marotta: «Nulla di concreto»

GENOVA - Antonio Cassano all’Inter. Ciak, si (ri)gira. Come puntualmente accade a ogni riapertura delle trattative di calciomercato, la telenovela del Peter Pan che vola via, si veste di nerazzurro e viene coperto di petrol-quattrini morattiani ricomincia a prender quota. Il tormentone continua, si ripete ciclicamente da mesi ormai, al pari della Foa - tutta ligure - do Bestento o della più commerciale saga di Beautiful. Di beautiful, però, per i tifosi della Sampdoria, pare esserci ben poco. Il club di via Durini stavolta fa sul serio. Oggi, sul piatto della bilancia, il presidente Massimo Moratti mette David Suazo, Luis Jiménez e un bel gruzzolo di milioni. Quanti? Di sicuro più di 5, ovvero la cifra che la società blucerchiata - come da accordi - dovrà versare nelle casse del Real Madrid in caso di cessione di Fantantonio.

Cessione che, nei fatti, non è stata smentita da Beppe Marotta. «Cassano è un giocatore sulla bocca di tutti - ha dichiarato ieri l’amministratore delegato doriano a Radio Kiss Kiss -, però devo anche essere sincero: al di là di quanto abbiamo letto, per quanto ci riguarda, non c’è proprio nulla di concreto. I rapporti con l’Inter sono buoni ma non abbiamo avuto contatti per quest’argomento». Resta comunque complicato, al momento, fare previsioni sulla permanenza genovese di Cassano - e pure su quella del dioscuro Pazzini (di sicuro assai più scontata).

«Non mi sbilancio - nicchia Marotta -. Si sa che nel calcio, le cose che non si fanno oggi si possono fare domani. Stiamo parlando di due calciatori importanti nell’economia della Sampdoria, per cui auguro a me stesso, in quanto responsabile, che possano rimanere entrambi anche l’anno prossimo». Come dire: la nostra volontà è confermare Cassano ma se Mourinho insiste, se l’Inter bussa e - soprattutto - se Antonio esprime il desiderio di emigrare (peraltro scongiurato non più di una settimana fa: «Il mare di Genova continua a piacermi» ha confessato Peter Pan ai microfoni di Sky), noi non ci opponiamo. Anzi. Anche se restano da definire le eventuali contropartite.

Detto dei contanti, alcuni nodi riguarderebbero innanzitutto lo sfarzoso ingaggio (circa 3,2 milioni di euro) di Suazo, reduce peraltro da una stagione nient’affatto esaltante in prestito al Benfica; e poi la formula del passaggio in blucerchiato di Jiménez (si parla di comproprietà). Discorsi questi, che andrebbero inevitabilmente a intrecciarsi con quello tecnico, ovvero col benestare all’operazione del prossimo allenatore della Samp. «Se mi piacciono Suazo e Jiménez? Noi dobbiamo ancora definire la guida tecnica - ha proseguito Marotta -, presto ci incontreremo con Mazzarri e decideremo se proseguire o cambiare. Soltanto a questo punto, saremo in grado di stabilire un programma tecnico e le strategie di mercato».

Programmi e strategie che quasi certamente saranno valutate con Gigi Del Neri. Nonostante la glissata del direttore («Del Neri? Ci sono tanti allenatori italiani che stanno facendo bene, in primis lo stesso Mazzarri che ha fatto con noi due stagioni molto positive»), si sta già lavorando per consegnare nelle mani del tecnico di Aquileia una rosa in grado di divertire e lanciare giovani di valore (Poli su tutti), magari togliendosi qualche soddisfazione europea. Il primo nome sul taccuino di Marotta è quello di Antonio Langella.

Napoletano trapiantato in Sardegna, il 32enne esterno mancino quest’anno ha giocato nel Chievo 22 partite condite da 2 gol (uno segnato proprio al Doria), ma è legato all’Udinese ancora per tre anni. Con Del Neri, Langella ha disputato a Bergamo, nel 2007-08, una delle sue migliori stagioni di sempre e il suo agente Claudio De Nicola conferma che il binomio potrebbe riproporsi all’ombra della Lanterna: «È un’ipotesi e non posso negare che qualcosa di vero c’è». Così come pare esserci del vero nell’interessamento blucerchiato per Michele Marcolini, regista savonese anch’egli del Chievo, 34 anni da compiere a ottobre e in scadenza di contratto.

Federico Berlingheri
(il Giornale, 29 maggio 2009)

3 commenti:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Langella? No grazie!
Basta con questi mezzi giocatori perdipiù finiti...basta!
E poi ha già 32 anni, non dovevamo puntare sui giovani? Mah...ciao1

Massimiliano ha detto...

Ciao Fede,
io non ci voglio credere. Ero convinto che almeno un altro anno ci saremmo goduti Fantantonio. Spero tanto che sia solo una bufala.
A presto.
Massy.

Federico ha detto...

Ciao a entrambi!
Su Langella sono d'accordo. Ovvio che vedrei meglio Padoin ('84) però bisogna anche mettere in conto che Marotta non avrà chissà quale budget a disposizione e - come (quasi) sempre - bisognerà accontentarsi.
Per quanto riguarda Antonio, mi sarebbe piaciuta una smentita più secca; smentita che non c'è stata e che mi lascia inquieto al pari di tutti i sampdoriani.
Ciao
A presto,
F.