lunedì 20 luglio 2009

Rossi ha un obbiettivo: «Dimostrare di essere da Samp»

MOENA (TN) - L’impressione che ti dà Marco Rossi non appena gli stringi la mano è quella del più classico dei bravi ragazzi. Educato, simpatico, posato. Compirà ventidue anni il prossimo 30 settembre, il nuovo difensore blucerchiato e ha l’aria di chi non sia capace di far male neppure ai noiosissimi tafani che pullulano qui in altura, in mezzo ai campi. In campo, sul prato del “Benatti”, Marco però, prestato dal Parma nell'operazione-Mirante, si trasforma come d’incanto. E dalle sue parti non si passa, nemmeno i tafani di cui sopra. «Sono contentissimo di essere approdato in una grande squadra come la Sampdoria - confessa Rossi col sorriso sulle labbra -. Sono giovane e ovviamente arrivo con tanto da imparare, da Del Neri, dai miei compagni e soprattutto dai difensori che ci sono in squadra».

Si tratta della tua prima avventura lontano dall’Emilia?
«Sì, sono cresciuto nelle giovanili del Parma, lì ho fatto tutto il settore giovanile prima di arrivare in prima squadra, di fare metà stagione in prestito al Modena e tornare infine nella mia città. Questa, è vero, è la mia prima esperienza lontano da casa, ma avevo voglia di cambiare ambiente: ho tutta l’intenzione di dimostrare di poter giocare nella Sampdoria e di guadagnarmi la riconferma».

Giocare in quale ruolo?
«Sono un centrale mancino, piuttosto alto e propenso al gioco aereo, e all’occorrenza posso giocare terzino sinistro. Io mi metto a completa disposizione del mister. Poi giocare con la difesa a quattro è quello che, a parte l’anno scorso con Guidolin, ho sempre fatto e che preferisco fare».

La Sampdoria che impressione ti ha fatto?
«Ottima, c’è serietà, entusiasmo e poi c’è la voglia di migliorare il campionato dell’anno scorso. Mi trovo bene, sia coi compagni che col mister. In questi giorni stiamo lavorando tanto, accumulando parecchia fatica in attesa che arrivi la brillantezza».

Tu, comunque, ti sei già fatto notare bloccando Antonio Cassano in partitella.
«Antonio era ancora un po’ imballato. Di certo quando entrerà in forma sarà molto più dura».

Con lui e Pazzini ci sarà da faticare in allenamento…
«Sono due grandi giocatori, senza dubbio. Quest’anno avrò l’opportunità di giocarci contro tutti i giorni e avrò solo da imparare».

I tifosi blucerchiati hai già imparato a conoscerli?
«Sì, certo, sono un pubblico speciale, sono sempre molto numerosi agli allenamenti e ci fa un grande piacere che ci seguano anche qui in montagna».

Del derby te ne hanno già parlato?
«Come no… So che ci tengono molto e mi stanno mettendo nella testa che quelle due sono le partite più importanti della stagione».

E in quelle due partite ti troverai di fronte un tuo omonimo…
«Lo so, ci ho pensato e sarebbe davvero un bel duello, magari ci si trova pure uno contro l’altro sulla stessa fascia. L’importante però è che vinca il Marco Rossi della Sampdoria».

(Sampdoria.it, 20 luglio 2009)

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